Lunedì 25 marzo è arrivata nella nostra scuola una balena molto speciale. Si chiama Nana. E’ tutta gialla e dobbiamo aiutarla a raggiungere i suoi amici: il delfino, il calamaro, la tartaruga marina, ecc., nelle profondità oceaniche, per giocare “a fare le gare” di velocità. Però, deve districarsi tra rifiuti di plastica, un’estesa perdita di greggio di una petroliera e il pericolo di finire in una grossa trappola, sommersa nel fondo del mare, tesa da un capitano che cattura balene. Ci con-frontiamo, ri-valutiamo gli errori (problem solving) e programmiamo vari percorsi che permettono alla balena di giungere a destinazione sana e salva (storytelling):

L’attività ha preso spunto dal racconto “La bananottera” di M. L. Riccioli (Verbavolant Edizioni. Siracusa, 2015) si è svolta in cooperative learning e ha previsto l’utilizzo dell’ambiente Blue Bot. Il robottino, per l'occasione, è stato “travestito” in balena, corredato da vari elementi: le tessere del coding per programmare, la griglia del percorso da tracciare con il lapis, gli ostacoli che la balena gialla deve evitare, il fondale marino su cartellone, realizzato con la tecnica della pittura a tempera e la relativa griglia di plastica trasparente su cui si muove il robot, ecc. .
Il laboratorio ha come obiettivo trasversale la presa di coscienza e la consapevolezza della necessità di rispettare l'ecosistema terrestre. Nel nostro caso, il mare e i suoi abitanti. Ha preso spunto dalla Heart Day, la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia, celebrata in tutto il pianeta il 15 marzo scorso.
Si aggiunge alle attività grafico-pittoriche già svolte nel nostro Plesso.
